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Perchè una buona base audio può fare la differenza?

La resa audio-video, il montaggio e la post-produzione di elementi in movimento e sonori sono una parte importante di ciò che distingue un prodotto amatoriale da un lavoro professionalmente inteso. La creazione di video garantisce spesso una comunicazione più efficace, che abbinata ai giusti elementi sonori può contribuire a migliorare l’immagine aziendale o del prodotto che si vuole pubblicizzare, oltre che attirare e interessare il pubblico per far loro compiere un’azione o, semplicemente, partecipare all’evento che si sta sponsorizzando.

È  importante ricordare come per audiovisivo non si intenda solamente la produzione di film e programmi televisivi, ma qualsiasi filmato e/o sequenza di immagini a cui sia abbinata anche un elemento audio. Per questo, anche la riproduzione di una serie di slide nell’ambito di una conferenza può essere considerata a tutti gli affetti un “audiovisivo”. A tale proposito è utile ricordare come rientrino in questo campo anche i seminari e le presentazioni di carattere commerciale, e non solo lezioni universitarie e accademiche in genere.

Secondo una definizione dell’ISAN (Italian Standard Audiovisual Number) per audiovisivo si intende “un’opera costituita da una sequenza di immagini correlate con o senza suono di accompagnamento che si vuole rendere visibile come immagini in movimento tramite l’uso di dispositivi, a prescindere dal mezzo con il quale tale opera è stata inizialmente o successivamente realizzata.”

A livello legislativo, l’UE ha definito una serie di norme di base sull’utilizzo dell’audiovisivo, che poi ogni Paese è libero di coniugare in base alle proprie istanze. In linea generale, l’Unione Europea nel campo audio-video tende a difendere gli interessi comuni e a liberalizzare i propri mercati, oltre che la concorrenza equa.

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